Come far appassionare i bambini alla lettura

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Nonostante le moderne tecnologie, la lettura occupa un posto ancora molto importante nella crescita e nella formazione culturale dei bambini e dei ragazzi.

Oggi, però, i bambini tendono a leggere sempre di meno. Sarebbe facile imputare la colpa alla tecnologia dilagante, che diminuirebbe le loro capacità di concentrazione e l’impossibilità di elaborare informazioni più complesse, ma non è così: la tecnologia, tanto quanto la lettura, aiuta a il bambino ad essere più consapevole della realtà che lo circonda e ad interagire con essa. Naturalmente, la supervisione dei genitori è importante, e non solo per mettere limiti e paletti ai bimbi che si dedicano troppo spesso al computer e ai videogiochi. Un bambino che sa usare un cellulare o un computer in modo efficace già in giovanissima età, non è affatto meno intelligente di un adulto che invece stenta a capire il funzionamento di certi strumenti e in generale dei nuovi mezzi di informazione.

Il primo segreto per far appassionare i più piccoli alla lettura, infatti, è proprio questo: non forzarli. È vero, da piccoli adoreranno ascoltare le fiabe e una cresciuti spesso odieranno leggere, ma questo non è assolutamente un fattore discriminante.

Affinché il bambino si appassioni alla lettura, deve essere circondato da essa: se i genitori si mostrano appassionati alla lettura e leggono spesso, i figli, a loro volta, potrebbero assorbire quella passione. È inutile, dunque, stare a dire loro che devono leggere piuttosto che giocare, ma bisogna semplicemente farli vivere nella lettura.

Potrebbe essere una buona esperienza portarli una volta al mese in libreria insieme a voi, ad esempio, consentendo loro di scegliere, in completa autonomia, i libri che vogliono leggere, senza suggerire loro cosa scegliere e cosa è meglio per loro. Questo è molto importante, perché il bambino potrà maturare da solo le sue preferenze e quindi farlo appassionare.

Un altro segreto, dunque è la costanza nel tempo: piuttosto che regalare loro dieci libri e aspettarsi che li leggano tutti per poi fermarsi lì, è pura fantasia. Meglio che leggano un libro per volta, senza pensare alla lettura come un dovere, a quello ci pensano i compiti di scuola.

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