Attentato di Manchester: un papà scrive ad Ariana Grande

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    A qualche giorno dall’attentato di Manchester al concerto di Ariana Grande, il mondo della musica è ancora scosso. Blog di Musica ha riportato le frasi di cordoglio degli artisti italiani verso la collega e le vittime, ma messaggi sono arrivati da tutto il mondo.

    C’è chi invita a non aver paura, chi dice di non mollare, chi chiede un intervento immediato, ma tutti abbiamo una cosa in comune: vogliamo la pace. Vogliamo che cose così non accadano più in nessuna parte del mondo. Vogliamo sapere che se i nostri figli vanno ad un concerto, torneranno a casa sani e salvi e che mai e poi mai saranno coinvolti in una guerra che nessuno di loro, anzi, nessuno di noi, ha voluto.

    Questa guerra non è nostra, non è dei nostri bambini, né dei nostri fratelli musulmani. Eppure i morti sono sempre i nostri.

    Dopo l’accaduto Ariana Grande ha chiesto pubblicamente scusa e ha interrotto la sua tournée in Europa. Anche lei, poco più che una ragazzina, è rimasta molto scossa da quanto accaduto, ed è naturale, in un certo senso, pensare di avere un po’ di responsabilità quando ventidue ragazzi muoiono per venirti a vedere.

    Tuttavia, Patrick, papà di tre bambine, ha voluto scriverle una lettera aperta diffusa tramite Twitter, che noi riportiamo qui, tradotta in italiano.

    Cara signorina Grande,

    Io sono il papà di tre figlie – età 13, 12 e 12 anni. Quindi, lei fa parte della nostra famiglia da anni. A volte, le sue canzoni potrebbero essere passate alla radio DOPO aver accompagnato le ragazze a scuola. Io non confermo né nego che ho visto personalmente ogni episodio di “Sam & Kat”.

    Dal momento che è una parte della nostra famiglia e dopo aver letto un tweet che ha postato sul Twitter l’altra sera, temo di dover mettere le cose in chiaro, signorina. Mi ascolti e senta tutto l’amore di un papà di tre figlie.

    # 1. Non ha nulla di cui scusarsi. Se un idiota si ubriacasse e uccidesse qualcuno con la sua auto vicino al suo hotel a Manchester, si sentirebbe responsabile? Se la notte prima del concerto, un uragano avesse colpito Manchester e disgraziatamente ucciso molte delle persone che stavano per andare al suo concerto, sentirebbe il bisogno di chiedere scusa? Vede, lei non è responsabile per le azioni di un codardo pazzo che ha commesso un atto malvagio nei paraggi così come non lo sarebbe per un disastro naturale devastante o per un idiota davanti al suo hotel.

    # 2. Nel suo lavoro esistono talmente tanti esperti di strategie che andrebbero adottate in casi come questi. Una volta ero uno di quegli esperti quando ero un manager di talenti. Dica a tutti di andarsene, dia loro un mese libero e gli dica che se la chiamano entro i prossimi 30 giorni, sono licenziati! Questi esperti non hanno la minima idea di quello che lei sta passando in questo momento. Trascorra del tempo con il suo Dio, la sua famiglia e i suoi amici che le daranno lo spazio e il supporto quando ne avrà bisogno. Dannazione, vada a mangiare tutte le ciambelle che vuole, se lo merita, signorina!

    # 3. Quando e solo quando sarà pronta, a nome di tutti i papà che amano la sua… ehm… le cui figlie amano la sua musica torni a CANTARE ANCORA. La musica è la lingua internazionale della pace. Ogni volta che apre la bocca per condividere con il mondo quell’incredibile dono di Dio, rende questo mondo di merda un po’ meno di merda.

    Ecco qui mia cara, consigli non richiesti da un tizio grasso in Georgia che ama le sue figlie e apprezza che ci siano persone come lei nel mondo. Si prenda cura di lei innanzitutto. I suoi fan non andranno da nessuna parte.

    Cordiali saluti,

    Il papà di Morgan, Alison e Kendall

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