Da quando il Movimento 5 Stelle è stato fondato nel 2009, Beppe Grillo ha decisamente scalato tutte le classifiche delle preferenze degli italiani, ma soprattutto ha dimostrato una cosa importante: che internet e il mondo reale sono pronti a interagire e influenzarsi a vicenda, dando ufficialmente il via al Web 3.0 in Italia.
Non si può negare, infatti, che dal lancio del V-day online, poi giunto in piazza, la politica italiana sia cambiata totalmente, permettendo a una massa piuttosto ampia di persone di identificarsi in una corrente politica.
Da quel momento, com’è cambiato l’approccio di Beppe Grillo alla rete che lo aveva lanciato?
Il blog è diventato innanzitutto lo strumento principale con cui gli esponenti del partito comunicano la loro linea politica, ma è anche il mezzo attraverso il quale i membri del Movimento prendono alcune decisioni per votazione telematica. Soprattutto, però, è la prima fonte di sostegno economico al partito (secondo l’art. 49 Cost. il M5S è un partito). La domanda è: come guadagna il blog di Beppe Grillo? Ecco alcune risposte:
- Attraverso gli annunci pubblcitari: banalissimi annunci offerti da Google AdSense come si vedono su molti siti e che permettono al publisher di guadagnare su impression e clic;
- Attraverso Facebook: promuovendo la propria attività su Facebook, spiega Segugio Informatico, si possono attirare i fan e farli diventare clienti;
- Merchandising: di tanto in tanto, viene promosso l’acquisto dei gadget ufficiali del M5S quali spille, maglie, cappelli e altro ancora;
- Libri: ultimamente viene pubblicizzato con un banner il libro Aforismi di Gianroberto Casaleggio ed è lecito ipotizzare che i proventi o parte di essi vadano nelle casse del partito;
- Donazioni spontanee: ovviamente il Movimento accetta anche donazioni da sostenitori attraverso il classico bottone che permette di sfruttare Paypal per il fundraising.
Siamo altresì convinti che esistano altri metodi che Grillo usa per guadagnare e sostenere la sua creatura, ma probabilmente non sono immediatamente visibile da fuori. In ogni caso, il blog di Grillo è uno dei più seguiti in Italia e sarebbe un peccato non provare a monetizzare, soprattutto quando si ha un partito da mandare avanti.